
Fare impresa con consapevolezza: patti chiari, clima sereno, il segreto delle PMI di successo
Una cultura d’impresa che comincia da regole, clima e visione condivisa.
Una leadership ispirazionale, una grande vision e un buon coinvolgimento del team sono l’energia che tiene in vita e spinge le aziende verso la crescita, ma, troppo spesso si dimentica che alla base di una vera cultura d’impresa non ci sono solo buone intenzioni e parole motivanti. Alla base di una cultura d’impresa solida e duratura ci sono mete condivise e regole chiare, capaci di disciplinare la natura delle relazioni all’interno dell’organizzazione. E queste regole non sono qualcosa che si improvvisa: vanno scritte, formalizzate, difese.
La cultura d’impresa non è un’emozione. È un sistema.
In un tessuto imprenditoriale come quello italiano, dominato da piccole e medie imprese spesso a carattere familiare, parlare di cultura d’impresa significa affrontare il cuore pulsante dell’attività economica del Paese. Ma troppo spesso si commette l’errore di concentrarsi esclusivamente su aspetti operativi e gestionali, trascurando un elemento essenziale e fondante: l’organizzazione societaria.
Ogni impresa, per quanto dinamica, innovativa o ben gestita, poggia su fondamenta che devono essere solide, chiare e condivise. La cultura d’impresa non è solo un insieme di valori o uno stile di leadership: è anche la cornice legale, strategica e relazionale all’interno della quale soci, manager e collaboratori operano. Ignorare l’importanza di questa cornice significa esporsi a conflitti, malintesi e instabilità che possono minare anche le realtà più promettenti.
Soci, manager e collaboratori: relazioni da regolare
Costruire una cultura d’impresa non significa solo condividere valori, significa creare un sistema coerente di regole, ruoli e responsabilità, in cui tutti — soci, manager, collaboratori — sappiano come agire, decidere, confrontarsi. Significa prevenire conflitti attraverso strumenti concreti come lo statuto societario, le policy aziendali, e soprattutto i patti parasociali, capaci di regolare gli equilibri interni tra i soci in modo lungimirante.
Uno degli errori più frequenti nelle PMI italiane è dare per scontata l’armonia tra soci, soprattutto quando si tratta di aziende familiari. Ma anche la migliore intesa personale può deteriorarsi in assenza di regole condivise.
I rapporti interni – tra soci, tra soci e management, e tra management e team – vanno regolati con strumenti chiari fin dalla nascita dell’impresa o, se necessario, anche in corso d’opera.
Uno statuto societario ben redatto, policy aziendali trasparenti e, soprattutto, patti parasociali ben congegnati, non sono meri adempimenti burocratici, ma strumenti di organizzativi che consentono di prevenire conflitti, tutelare il futuro dell’impresa e promuovere un clima organizzativo sano.
Regole che valgono per tutti: le Policy
Le Policy sono un insieme di norme e regolamenti imposte all’interno dell’azienda per disciplinare la condotta dei propri membri circa tematiche specifiche di vario genere. Forniscono un quadro etico e comportamentale che aiuta a creare un ambiente di lavoro rispettoso e professionale e a garantire che l’organizzazione operi in modo responsabile e in conformità con i valori fondanti dell’azienda. All’interno di ogni azienda è buona norma definire delle policy aziendali che prevedano tutte le casistiche nelle quali un collaboratore può trovarsi, al fine di evitare errori ed essere coscienti di quanto sta facendo. Tutti i collaboratori devono essere informati in merito a questo importante documento, che dovrà essere letto, accettato e sottoscritto.
Patti parasociali e statuti: non sono solo per le grandi aziende
C’è una percezione errata che lega l’utilizzo di questi strumenti solo alle grandi realtà corporate. In verità, sono ancora più fondamentali per le PMI, dove i ruoli spesso si sovrappongono e le dinamiche personali influiscono direttamente sulla vita aziendale.
Lo Statuto societario è il documento contenente tutte le regole di un’azienda e le norme che regolano i rapporti tra i soci e l’associazione stessa. Sono proprio questi ultimi a deliberare il suo contenuto, redatto insieme all’atto costitutivo della società. In caso di discrepanze tra questi due documenti, lo Statuto societario prevale sull’Atto costitutivo.
Mentre l’Atto costitutivo si rifà alle leggi del Codice civile, lo Statuto societario (suddiviso in articoli) esplicita tutte le fattispecie da regolamentare, in modo da evitare sorprese sia in termini di contestazioni dall’esterno sia in termini di inadeguato comportamento dei soci, fissando anche i limiti di operatività.
I Patti parasociali, invece, sono accordi contrattuali tra i soci di un’organizzazione per una migliore e più stabile gestione della società. Possono regolare tanto i rapporti tra i soci che con gli amministratori o i terzi.
A differenza delle disposizioni dello Statuto che sono vincolanti per tutti i soci presenti e futuri, i Patti parasociali vincolano solo chi li sottoscrive e possono essere sottoscritti anche solo da una parte dei soci.
Questi accordi sono strumenti importanti per stabilire le regole e le relazioni tra i soci, i quali possono utilizzare i patti parasociali per accordarsi anche su questioni che devono rimanere riservate e che, in genere, non compaiono negli statuti.
I patti parasociali, ad esempio, possono regolare:
• Le modalità di ingresso e uscita dei soci
• I criteri decisionali su temi strategici
• La distribuzione degli utili
• Le regole sulla cessione delle quote
• La risoluzione delle controversie
Una cultura d’impresa che guarda al futuro
Dotarsi di un impianto societario chiaro e coerente non significa imbrigliare la creatività o la flessibilità dell’azienda, ma piuttosto garantirle strumenti per crescere in modo sano, stabile e trasparente. Significa anche rispettare i collaboratori, offrendo loro un ambiente organizzato, prevedibile e meritocratico.
Se non hai ancora inserito questi strumenti all’interno della tua azienda, questo è il momento giusto per farlo. Riflettere sull’organizzazione societaria significa gettare le basi per una cultura imprenditoriale solida, evoluta e pronta ad affrontare le sfide di un mercato sempre più complesso.
Perché una buona idea può accendere un’impresa, ma solo una struttura ben pensata la tiene accesa nel tempo.