Un sogno nato al Sud e realizzato in tutta Italia, come la visione di Vincenzo Barba ha reso PrestitoSì protagonista nel settore dell’intermediazione finanziaria italiana

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Dalla Campania una storia di visione, innovazione e grande leadership imprenditoriale

In un panorama finanziario in costante evoluzione, dove l’affidabilità e l’innovazione fanno la differenza, ci sono realtà imprenditoriali che emergono non solo per i numeri, ma per la visione. Tra queste, spicca una realtà campana, una vera e propria eccellenza del nostro territorio: PrestitoSì, un’azienda che si è affermata come uno dei principali player a livello nazionale nel settore dell’intermediazione creditizia grazie a una strategia solida, una rete capillare e la leadership visionaria e determinata di Vincenzo Barba, suo presidente e fondatore.
Oggi abbiamo l’onore di dialogare con Vincenzo Barba, un imprenditore che ha saputo trasformare una visione in un ecosistema strutturato, orientato alla crescita e all’efficienza operativa.

In questa intervista esclusiva, Barba ci racconta le azioni chiave che hanno portato l’azienda a una crescita esponenziale, le scelte strategiche in un mercato altamente competitivo e il suo sguardo sul futuro dell’intermediazione finanziaria, tra tecnologia, centralità del cliente e nuovi modelli di servizio.

Un’occasione preziosa per chi vuole comprendere cosa significa oggi costruire valore nel mondo del credito e quali sono le sfide e le opportunità che attendono i protagonisti di questo settore nei prossimi anni.

“Vincenzo non è solo un grande imprenditore, è un grande uomo. Di quelli che, quando entrano in una stanza e ci parli anche giusto cinque minuti, ti accorgi che portano luce. Io e Fabio siamo onorati di aver conosciuto una persona come lui e ancora di più di avere la sua fiducia nel formare le sue persone. Perché quando il cuore guida anche il business, tutto acquista un altro valore.”

Giuseppe Giordano

Qual è stata l’ispirazione che l’ha portata a fondare PrestitoSì Finance S.p.A.?

PrestitoSì nasce dalla mia esperienza diretta nel mondo del credito e da una profonda consapevolezza: il mercato della mediazione creditizia in Italia aveva bisogno di un cambiamento, di un approccio più trasparente, innovativo e soprattutto centrato sulle persone.

Tutto è nato nel 2010, in piena riforma del settore dell’intermediazione del credito. In quel momento di grande trasformazione, ho visto un’opportunità: quella di costruire un’impresa che mettesse davvero al centro le persone, prima ancora dei numeri.
Abbiamo lavorato sin da subito alla costruzione di una cultura aziendale forte, basata su etica, eccellenza e rispetto. Una cultura che parte dall’interno — dalla cura quotidiana dei nostri collaboratori e Consulenti del Credito — e che si riflette naturalmente all’esterno, nella relazione con il cliente finale.
Abbiamo deciso di partire in un momento tutt’altro che semplice: erano gli anni della grande recessione, il sistema finanziario attraversava un periodo complesso e conquistare la fiducia del mercato e dei partner bancari non è stato facile. Ma proprio questa sfida ci ha dato forza. È in quei contesti che si mettono alla prova le idee più autentiche.

L’obiettivo era chiaro: creare un network solido, capillare e professionale, in grado di offrire il miglior servizio possibile, garantendo affidabilità e qualità.
PrestitoSì è oggi il risultato concreto di questa visione: un progetto imprenditoriale costruito giorno dopo giorno con passione, determinazione e fiducia.

Negli anni abbiamo consolidato la nostra posizione sul mercato, conquistando man mano quote di mercato, fino a diventare oggi uno dei principali player italiani nel settore del credito per volumi intermediati e fatturato. Ma al centro di tutto, resta la nostra vera forza: la rete. E il nostro impegno costante nel valorizzare ogni singolo Consulente del Credito che ha scelto di crescere insieme a noi.

Quali sfide ha incontrato nei primi anni e come le ha superate?

La sfida più grande è stata quella di affermarci in un sistema che all’epoca sembrava non avere spazio per realtà come la nostra. PrestitoSì è nata nel Sud Italia, in un contesto dominato da grandi player storici, legati a logiche politiche, lobbistiche e radicati soprattutto al Nord. Non avevamo capitali, non avevamo relazioni consolidate nel settore, e le condizioni logiche per partire – almeno sulla carta – semplicemente non c’erano. Ma avevamo qualcosa di più potente: un sogno chiaro e la fede incrollabile in quel sogno. Abbiamo dovuto guardare oltre il tangibile, oltre ciò che era visibile e misurabile. Ci siamo affidati alla visione, alla volontà, alla determinazione. Sapevamo che avremmo dovuto lavorare il triplo per conquistare la fiducia delle banche, dei partner finanziari e degli stessi Consulenti del Credito. E così è stato.

Guadagnarsi la fiducia, in questo settore, non è solo una questione di risultati. È una questione di coerenza, di etica, di cultura aziendale.

Oggi possiamo dire con gratitudine che PrestitoSì è diventata una delle realtà più solide e apprezzate nel panorama della mediazione creditizia in Italia. Il nostro percorso non è stato semplice, ma ha avuto senso. E tutto è nato da un sogno, portato avanti con fede, passione e una visione che, giorno dopo giorno, si è trasformata in realtà.

PrestitoSì è cresciuta rapidamente nel panorama italiano e oggi fa parte di una grande realtà che è la holding H2B. Ci può parlare della nascita della Holding H2B e del suo ruolo nell’ecosistema di PrestitoSì?

H2B è la holding nata inizialmente con l’obiettivo di creare un ecosistema di società convergenti attorno a PrestitoSì: EkoHub , Prestitosi Automotive, AssicuraSì, RentalSì, RentalSì Premium e Barba Real Estate.
In un momento di stravolgimento dei mercati come quello attuale, abbiamo voluto attivare una strategia che unisca più attori con un preciso fine, un gruppo di aziende che, come un ecosistema biologico, hanno creato un equilibrio e sono tra loro indipendenti. Appartengono a settori differenti, ma fortemente complementari.

L’obiettivo è lavorare in modo congiunto per apportare innovazioni in un mercato, e favorire il cambiamento creando maggiore valore sul mercato.
Abbiamo costruito il nostro gruppo con un approccio di centralità nei confronti dei nostri Consulenti, ma anche di responsabilità, perché oggi non esistono mercati che possano considerarsi protetti da un’evoluzione, ci è chiesto di innovare di continuo e noi ci impegniamo nel connettere la testa il cuore e le mani. Mi piace dire pensare in grande ma agire in piccolo, avere quindi grandi visioni ma poi impegnarsi nella fatica quotidiana di costruire il cambiamento a piccoli passi,

Quali strategie hanno contribuito maggiormente a questo successo?
In che modo la diversificazione settoriale della holding contribuisce alla resilienza e all’innovazione dell’azienda?

Alla base del nostro successo c’è una visione chiara: costruire non solo un’azienda, ma un ecosistema imprenditoriale integrato, capace di offrire valore reale alla rete e al mercato.
La diversificazione della holding H2B non è stata una semplice espansione: è nata con l’obiettivo preciso di moltiplicare i servizi e le opportunità per la rete PrestitoSì Finance S.p.A., potenziandone la competitività, la solidità e la capacità di innovare.
Oggi, ogni società del gruppo opera in un settore specifico con proprie strutture, risorse e reti dedicate.

PrestitoSì Automotive, ad esempio, è nata su iniziativa di un importante gruppo bancario europeo, che ci ha affidato la creazione di un veicolo societario per la gestione del credito nel mondo dei dealer auto. Oggi operiamo con oltre 200 concessionarie in tutta Italia, seguite da una rete di area manager attiva in ogni regione.

Accanto a questa realtà si sviluppa RentalSì, dedicata al noleggio a lungo termine, con una propria rete di consulenti e store brandizzati. Da poco abbiamo lanciato RentalSì Premium, specializzata nel noleggio a breve termine e in soluzioni no scoring, per intercettare nuovi segmenti di mercato.

Nel settore assicurativo, AssicuraSì è nata dall’acquisizione di un broker strutturato, con una rete di consulenti assicurativi già attiva, oggi perfettamente integrata nel gruppo e di supporto anche alle esigenze interne delle altre società.
Completano l’ecosistema EkoHub, nel settore utility, e Barba Real Estate, la società patrimoniale del gruppo, focalizzata sulla valorizzazione e locazione di immobili residenziali, oltre ad alcune operazioni selettive di trading immobiliare.

Oggi il gruppo H2B conta oltre 500 persone tra dipendenti e consulenti e può vantare circa 300 milioni di euro di volumi intermediati e oltre 20 milioni di euro di fatturato nei servizi. Numeri importanti, ma ciò che conta di più è che questo risultato è frutto di un modello sano, costruito passo dopo passo, mettendo sempre al centro le persone, la fiducia e la cultura del fare bene. È proprio questa struttura integrata ma flessibile, specializzata ma connessa, che ci rende capaci di affrontare le sfide del mercato in modo resiliente, e di anticipare l’innovazione senza mai perdere la nostra identità.

Come ha selezionato e formato la rete di oltre 230 professionisti che oggi rappresentano l’azienda?

La selezione della rete è sempre stata un principio fondamentale per noi. Abbiamo scelto di crescere in modo sostenibile, selezionando persone prima ancora che professionisti. Cerchiamo individui che condividano i nostri valori, la nostra visione e che abbiano voglia di mettersi in gioco in un settore complesso ma ricco di opportunità.
Fin dall’inizio, abbiamo investito moltissimo nella formazione: è nata così EliteClass Academy, il nostro centro di formazione interno che accompagna i Consulenti fin dai primi passi. Non si tratta solo di apprendere tecniche o normative, ma di abbracciare una cultura: quella del servizio, dell’etica, del valore umano.
Ogni ingresso nella nostra rete è seguito da un percorso formativo strutturato e personalizzato, che prosegue nel tempo con aggiornamenti costanti, affiancamenti e supporto sul campo. È così che costruiamo non solo competenze, ma anche senso di appartenenza.
Il nostro obiettivo non è creare venditori, ma consulenti consapevoli, capaci di ascoltare e guidare il cliente con responsabilità e trasparenza. E i risultati ci danno ragione: oggi PrestitoSì è riconosciuta come una realtà solida e professionale, anche grazie alla qualità delle persone che la rappresentano ogni giorno sul territorio.

PrestitoSì pone grande enfasi su valori umani come correttezza, disponibilità e meritocrazia. Come si esprimono questi principi nella quotidianità aziendale?

Partendo dalle piccole cose: il rispetto degli impegni, l’ascolto attivo, la trasparenza nelle comunicazioni.
La correttezza per noi significa mantenere la parola data, essere coerenti tra ciò che diciamo e ciò che facciamo. La disponibilità è il nostro modo di stare vicino alla rete: siamo sempre presenti, con supporto reale e tempestivo, in ogni fase del lavoro.
E sulla meritocrazia abbiamo costruito tutto il nostro sistema di crescita: non esistono percorsi predefiniti, ma opportunità per chi dimostra talento, impegno e voglia di fare. Abbiamo voluto creare un ambiente dove le persone si sentano viste, valorizzate e, soprattutto, libere di esprimere il proprio potenziale. Perché solo quando le persone stanno bene, l’azienda può crescere davvero. Ed è questa la nostra idea di successo condiviso.

Quali sono i principali obiettivi di PrestitoSì per i prossimi cinque anni?

Il nostro obiettivo è continuare a crescere, ma sempre con una visione di lungo termine e con un modello sano. Nei prossimi cinque anni vogliamo consolidare la nostra leadership nei settori core, rafforzare la rete esistente e aprire nuove filiali dirette in aree strategiche del Paese.

Allo stesso tempo, continueremo a lavorare sull’integrazione tra le società del gruppo H2B, per offrire ai nostri Consulenti un ventaglio di servizi sempre più ampio e sinergico.

L’innovazione sarà un asse fondamentale: investiremo su piattaforme digitali, CRM evoluti, intelligenza artificiale, con l’obiettivo di semplificare il lavoro della rete e migliorare l’esperienza del cliente.

Ma non solo. Vogliamo diventare un punto di riferimento per i giovani che desiderano entrare nel mondo dell’intermediazione creditizia, offrendo percorsi formativi, stage retribuiti e concrete opportunità di carriera.

Infine, ci impegneremo per rendere ancora più forte la nostra identità valoriale: perché il futuro si costruisce con la tecnologia, ma si vince con le persone.

Come vede l’evoluzione del settore dell’intermediazione creditizia in Italia e quale ruolo intende giocare l’azienda in questo contesto?

Il settore dell’intermediazione creditizia in Italia sta vivendo una grande trasformazione. Il cliente oggi è più informato, più esigente, più digitale. Allo stesso tempo, le reti bancarie tradizionali si stanno progressivamente ritirando dal territorio: la riduzione degli sportelli bancari è un dato concreto, che apre spazi nuovi e urgenti da presidiare.

Questa trasformazione, che per alcuni rappresenta una minaccia, per noi è una grande opportunità. Perché se la banca “fisica” arretra, c’è bisogno di nuovi punti di contatto reali, umani, accessibili. E qui entra in gioco l’intermediazione: oggi più che mai il Consulente del Credito può diventare la figura di riferimento per famiglie, lavoratori autonomi e imprese che cercano soluzioni affidabili e consulenza personalizzata.

In questo scenario, il nostro gruppo e in particolare PrestitoSì  si posiziona come l’anello di congiunzione tra il mondo online e offline. Abbiamo costruito un modello capace di unire l’efficienza del digitale con il valore della relazione umana. Siamo una rete reale, fatta di persone, presente sul territorio, ma al tempo stesso evoluta, innovativa, sempre più data-driven. Il cliente può iniziare un percorso con noi online, ma poi trova un volto, una voce, un consulente preparato e vicino.

Il nostro obiettivo è industrializzare e scalare questo modello su tutto il territorio nazionale, consolidando la nostra posizione nei settori del credito, del noleggio, dell’assicurativo. Vogliamo essere la risposta concreta a quel bisogno di fiducia, presenza e professionalità che cresce proprio mentre il sistema bancario si ritrae.

Il futuro dell’intermediazione sarà fatto da reti strutturate, formate, capaci di parlare sia il linguaggio della tecnologia che quello delle persone. In questo contesto, non intendiamo inseguire il cambiamento: intendiamo guidarlo, con visione, coraggio e coerenza. Perché noi non siamo né solo online, né solo offline: siamo il punto d’incontro tra i due mondi. E siamo qui per restare.