
Intervista a Marco Massarenti, responsabile del progetto AI+HR by OSM
L’Intelligenza Artificiale sta trasformando radicalmente il modo in cui lavoriamo, comunichiamo e guidiamo le nostre aziende. Se fino a pochi anni fa sembrava un concetto lontano, oggi è una leva concreta di produttività, strategia e innovazione. Ma la vera sfida non è solo tecnologica: è umanistica.
Come cambiano i ruoli aziendali? Quali competenze serviranno domani? E soprattutto: che ruolo avranno le persone in questa nuova era dominata dai dati e dagli algoritmi?
Ne abbiamo parlato con Marco Massarenti, responsabile del progetto AI di OSM – Open Source Management. Con più di 30 anni di esperienza come manager internazionale, nella quale ha gestito organizzazioni fino a 1000 persone e un valore di business fino a 1B$ nel settore dei servizi per il mercato dell’Information Technology, oltre alle competenze manageriali, Marco ha una grande competenza nella gestione di grandi progetti di trasformazione organizzativa e di processo, di definizione delle strategie di penetrazione di mercato fino alla creazione di nuovi servizi innovativi e a modelli di erogazione dei servizi nell’ambito delle infrastrutture, tecnologie e applicazioni per le grandi aziende.
Ha gestito unità di business internazionali in quattro continenti, con la completa responsabilità di profitti e perdite, gestione manageriale, organizzativa e dei modelli di indirizzamento del mercato.
Da circa otto anni, Marco è imprenditore nel settore della consulenza aziendale e guida un team di circa trenta persone su diversi territori della regione Lombardia e ricopre ruolo di executive all’interno del gruppo Open Source Management.
Da inizio anno, è responsabile della nuova divisione OSM AI e sta costruendo un portafoglio di servizi per i clienti imprenditori per guidare con successo la trasformazione delle loro aziende attraverso l’introduzione degli strumenti di Intelligenza Artificiale.

Marco, in che modo e nato il progetto AI di OSM?
Il progetto nasce dalla consapevolezza che l’Intelligenza Artificiale sta generando una trasformazione profonda nel tessuto delle PMI.
Parliamo di un cambiamento che tocca i ruoli, le competenze richieste e l’intero assetto organizzativo.
Per questo abbiamo sentito l’urgenza di guidare gli imprenditori in questo passaggio epocale, offrendo strumenti e strategie per sfruttare al meglio le opportunità, migliorare il posizionamento sul mercato e restare competitivi.
Qual è la visione che guida questo nuovo progetto sull’intelligenza artificiale?
Guidare il cambiamento attraverso una gestione imprenditoriale e manageriale che porti innovazione e posizioni le aziende in modo competitivo e vincente sui loro mercati, creando e gestendo organizzazioni, ruoli e risorse umane che devono diventare sempre più adattabili e flessibili per cogliere le grandi opportunità che questa trasformazione presenta. Non vincerà il più forte, non vincerà il più bravo. Vincerà il più veloce e quello che farà le cose giuste.
Hai parlato spesso di AI + HR. Cosa significa per te questa combinazione?
Significa mettere al centro l’essere umano, anche nell’era dell’automazione.
Come dico spesso: “Non è il mouse che muove Giovanni, ma Giovanni che muove il mouse.” Cosa significa? Significa che noi, come imprenditori e manager, dobbiamo gestire questa importante e molto rapida evoluzione soprattutto attraverso il cambiamento delle nostre organizzazioni, dei ruoli, delle competenze e dei soft skills delle risorse umane, guidandole verso ruoli sempre più di gestione, fatti di relazioni umane e comunicazione, e meno di compiti ripetitivi e operativi
L’intelligenza artificiale può supportarci, ma è l’intelligenza emotiva, relazionale e strategica delle persone che farà la differenza.
Dobbiamo aiutare le risorse umane a evolvere verso ruoli di relazione, comunicazione e gestione, lasciando all’AI i compiti ripetitivi e operativi.
Secondo te, cosa dovrebbe fare oggi un imprenditore per cavalcare il cambiamento?
Prima di tutto, definire una strategia, in base alle sue mete, ai suoi piani di espansione. Poi partire innanzitutto dalla sua produttività personale e quella dei suoi collaboratori, dove questi strumenti possono già fare una grande differenza nel rendere semplice e automatizzare compiti operativi ripetitivi. Infine individuare i primi processi aziendali in cui inserire soluzioni di AI semplici ma ad alto impatto.
Come possono le aziende prepararsi al cambiamento che l’AI sta portando?
Formandosi. Informandosi. Studiando. È essenziale comprendere come l’AI impatterà su strategie, produttività e processi.
Ma soprattutto, formare le persone per renderle pronte e coinvolte nel cambiamento. Serve una strategia chiara che accompagni l’evoluzione con consapevolezza e competenza.
Quali ruoli aziendali cambieranno maggiormente con l’arrivo dell’AI?
Inizialmente saranno quelli più operativi e ripetitivi, specialmente dove il lavoro si svolge al computer. Col tempo vedremo impatti anche sulla logistica e sulla robotica.
Ma anche i manager dovranno evolversi, passando da compiti operativi a ruoli più strategici, focalizzati sulla leadership, sul dialogo e sulla relazione con collaboratori, clienti e fornitori.
In che modo l’AI può migliorare la produttività e l’efficienza personale?
Attraverso l’automazione e il supporto di attività ripetitive, nella gestione del tempo, nella preparazione e nella gestione delle riunioni, nella preparazione delle presentazioni, nel marketing e nell’interazione con i clienti attraverso l’utilizzo di chatbot intelligenti per la risoluzione delle richieste dei nostri collaboratori e dei clienti fino al 75% in autonomia.
Il futuro del lavoro sarà quindi umano+intelligente!
L’Intelligenza Artificiale non è un nemico, né una moda passeggera. È uno strumento potentissimo, che se ben compreso e integrato, può elevare il ruolo delle persone nelle aziende, alleggerendole dalle attività ripetitive e liberandole per ciò che conta davvero: relazioni, strategia, creatività, leadership. Ma serve visione. Serve formazione. Serve il coraggio di ripensare ruoli, processi e mentalità.
Per questo siamo felici di annunciare che Marco sarà nostro ospite questo mese nella nostra MBS CAMPANIA per un incontro esclusivo in cui approfondiremo il progetto HR + AI: un percorso pensato per accompagnare imprenditori, manager e team verso un modo nuovo di lavorare, più efficiente, più consapevole e – soprattutto – più umano.
Un’occasione da non perdere per chi vuole anticipare il cambiamento, e non subirlo.
Perché, come ci ha ricordato Marco: “Non vincerà il più forte, ma chi saprà fare le scelte giuste, nel momento giusto.”
